Pastore solitario
L’est sfavilla
Il gregge è agitato
Smanioso di nuovi pascoli.
Lento il pastore afferra il bastone
Centellinando una ciotola di latte
sapori semplici, famigliari.
Ricordi di una stuoia condivisa
con la compagna scelta da altri
ora amante, ora madre
le strilla dei pargoli…
Ma il sole non lascia tregua
Si riparte, il gregge dietro.
Oh gregge quanto tempo inquieto
nel sogno di una locanda
negata da un marchio profondo.
Avvolto nel pesante mantello
difesa dal gelo notturno.
Miriadi di stelle …tutto è pace!
Lo sguardo corre veloce al gregge
sazio ed insonnolito
rumina quieto.
Quel sussulto ormai usuale
amico della calma di questa notte brillante.
Avvinghia il riposo
Più forte il pensiero di vessazione!
Dalle alture flotte di pastori
greggi belanti, agnelli ansimanti…
Un grido di bimbo si eleva nel cielo!
Strana questa notte
Il gregge ammutolito
volge le fiammelle al cielo commosso!
Riecheggiano voci, andate….
E’ arrivata la vostra ora
Andate…gli ultimi saranno i primi!
Va anche te, pastore solitario!
Il Bambinello ti aspetta.
Corri con il tuo gregge
Va al suo cospetto
Prima dei ricchi della Terra!
Va, Lui già ti ama!
Mary 24 novembre 2022