Ero donna

 

Era estate

Il sole volgeva lentamente verso ovest.

Nuda, in compagnia di me stessa,

il corpo spolto

l’anima svolazzava su quel tetto

rosso fuoco.

Capezzoli turgidi, pube irrorato

Piacevole dolore.

Ero donna.

Donna dall’arto incompiuto

Donna dai passi felpati.

 

Il sole fermo sull’orizzonte

la volta colorata, spumeggiante!

Una veste color sabbia marina,

la mia figura di donna

splendore sbarazzino.

Eppure un riverbero di passi incerti!

L’anima sbriciolata, per la prima volta.

 

Grande Signora,

che ostenti quel frutto,

mite falegname

che hai accolto senza parole,

famiglia perfetta e me

ferita in un soffio, per sempre!

 

Ero donna

creata per sfidare la vita.

 

Mary, 8 agosto 2022